Dopo pranzo, a piedi, lungo il marciapiede che fiancheggia l'autostrada, raggiungiamo il confine di stato con il principato di Monaco: arriviamo al Jardin Exotique, pieno di piante grasse e fiori particolari.
Lì ammiriamo il panorama monegasco, poi, su una navetta, scendiamo al centro del principato, a Montecarlo: come non notare gente elegantissima, macchine costose e i negozi di lusso dei miei sogni !!
Assistiamo a una gara sportiva di automobili d'epoca, proprio di fronte al Casinò, che si trova vicino al Café de Paris e all'albergo più importante di tutta Monaco.
All'imbrunire ci mettiamo a cercare un locale che possa ospitare un gruppo di ragazzi in gita che devono mangiare i propri sandwiches (siamo vicino al porto) ma nessuno ci accoglie perchè "siete troppi e non siete vestiti elegantemente". Simpatici i monegaschi !
Finalmente troviamo un bar dove dobbiamo almeno consumare delle bevande (l'acqua in bottiglia da pochi centilitri costa tantissimoo) e così mangiamo i nostri panini, anche se non sono molto buoni..
Le nostre professoresse, dopo aver bevuto litri e litri di birra, ci riportano al luogo di ritrovo con la navetta che dovrebbe accompagnarci all'autostrada, ma arriviamo in ritardo e perdiamo la possibilità di riposarci, almeno per 15 minuti, dopo una giornata calda e faticosa.
Cosa ci rimane da fare quindi ? Farcela tutta a piedi da Montecarlo a Cap D'Ail: non tutti sanno la distanza da questi due posti (neanche io), ma vi assicuro che non è poca e non è piacevole, ve lo possono assicurare i miei piedi e le mie gambe !
Siamo tutti stanchissimi, non vediamo l'ora di stenderci nei nostri letti e, ovviamente, alcune di noi ragazze hanno anche i loro tipici problemi di donne, quindi l'umore non è dei migliori..
Finalmente, come un'oasi nel mezzo del deserto, arriviamo al centro: una bella doccia e poi a letto, pronte per tornare a casa l'indomani !
Sara, io e Francesca
Monaco ed io
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